Cinema

Il Mediterraneo dei fotografi

Il Mediterraneo dei fotografi

Questo volume di fotografie è in realtà il catalogo di una mostra, che si tenne a Roma nel 2004, davvero spettacolare e non soltanto per il valore storico delle fotografie esposte ma soprattutto per la perfetta aderenza diacronica e sincronica delle immagini associate. A formarsi era un quadro unico che dava il senso di un passare del tempo che nel suo fluire aveva prodotto –sarebbe meglio dire “ha prodotto”- differenze enormi cominciando però da un’omogeneità quasi sconvolgente, a tal punto da impedire l’identificazione dei luoghi tra loro. Nel catalogo della mostra così dichiarava Boris Bianchieri: «Queste immagini inducono anche a un’altra riflessione. Vi era più affinità tra le rive mediterranee cento anni fa di quanta non ve ne sia oggi» (p. 9). Non si può che concordare. Marcello Pera, allora presidente del Senato della Repubblica, scrisse che i luoghi ritratti sembrano assomigliarsi tutti, come a confermare che quelle sono proprio le terre del Mare Nostrum.

Si guarda una foto della città di Rodi e si potrebbe essere a Istanbul; viste allora, Palermo e Nizza sembrano molto più vicine; e Castel dell’Ovo a Napoli potrebbe sorgere accanto al Forte S. Angelo di Malta. Senza l’assedio urbano intorno all’odierna Atene, i resti del Partenone hanno lo stesso silenzioso incanto di Petra in Giordania o di Palmira in Siria. Il cortile di un palazzo di Beirut e un altro di Damasco sembrano contigui e sovrapposti. Mentre varcando la Porta di Damasco a Gerusalemme ci si potrebbe trovare come niente in una stradina di Algeri (p. 5).

La foto più antica presentata risale al 1846. Si tratta di una veduta di Napoli di Calvert Richard Jones. Ci ricorda però Charles-Henri Favrod che in Spagna «i pionieri della fotografia furono attivi dal 1839» (p. 13). Ed è proprio Favrod a raccontarci dei fotografi -in certi momenti quasi elencandoli per una condivisibile forma di rispetto dovuta sia al timore di dimenticarne qualcuno sia alla volontà di far comprendere l’enorme contributo reso da ciascuno- che nel corso di un secolo ci hanno detto di noi quello che noi oggi non sappiamo più.

Occorre soffermarsi sul lavoro di Félix Bonfils poiché le sue fotografie sono all’origine di una larga diffusione iconografica. Protestante delle Cévennes, nativo di Saint-Hippolyte-du-Fort, ha ventinove anni quando nel 1860 partecipa alla spedizione condotta da Napoleone III per proteggere i cristiani maroniti contro i drusi. Con sua moglie, Lydie Cabanis e suo figlio Adrien si stabilisce a Beirut nel 1867 e apre, nel quartiere di Bab el Driss, uno studio fotografico che diventerà uno dei più importanti dell’Oriente. Nel 1871, Félix Bonfils invia una comunicazione alla Société Française de Photographieper far sapere che ha già realizzato “591 negativi fatti in Egitto, Palestina, Siria e Grecia, e anche 9000 stereoscopie” (Favrod, p. 14).

Sfogliando le pagine, il bianco e nero di certe immagini cede il posto al color seppia o si alterna con foto a colori sempre più vicine a noi e alla nostra epoca. E la terra parla di sé e racconta di un tempo lontano in cui le genti del Mediterraneo erano affratellate non soltanto da un mare tutto loro ma anche da modi simili di vivere e di abitare il mondo. Poi il salto, qui ancora non percepibile del tutto. Vi aleggia invece una speranza: il ritorno a un sentire comune. E mentre ci affannavamo a divenire “europei” non ci accorgevamo di perdere un’identità ben più vera e preziosa: quella mediterranea.

Questa esposizione e questo catalogo mostrano il momento miracoloso della scoperta del Mediterraneo attraverso la fotografia che ha dimostrato l’unità di un patrimonio naturale e culturale (Ibidem).
 

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Il Mediterraneo dei fotografi
Charles-Henri Favrod e Monica Maffioli (a cura di)
Catalogo mostra
ANSAmed in collaborazione con il Senato della Repubblica
Roma Palazzo Giustiniani
14 ottobre/14 novembre 2004
Fratelli Alinari
Firenze 2004
Pagine 215

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Per vedere tutte le immagini delle fotografie

Sito web: https://www.senato.it/documenti/repository/eventi/med/

Indice: https://www.senato.it/documenti/repository/eventi/med/galleria/index.htm